mercoledì 9 aprile 2014


La seconda possibilità
                                                         (Una premessa necessaria)



Testo e disegni di Claudio Bellato






“Sogno una terra spoglia,senza animali, senza tracce di vita .Gli stessi uragani non vi troverebbero avversari,ma, senza contrasto vi passerebbero , come un tenue soffio di vento.”Manlio Sgalambro

Gli domandavano che cosa lo colpisse nell’arte, ma non sapeva rispondere.
Egli non cercava il significato, ma la sola forza delle immagini gli bastava.
Angeli che scendevano nel deserto per visitare uomini con teste di rana . Cattedrali nel deserto , lunghi piani sequenza su paesaggi silenziosi .
 Cose che  non accadono nel mondo reale.
Quel mondo che lo aveva stancato  , non tanto per l’impermanenza ,ma per la ripetitività delle situazioni.

Ecco allora che mondi irreali parevano la promessa di un aldilà che lo avrebbe premiato dopo la noia ed il dolore

Ma forse anche di «là »si sarebbe stancato di rane blu cobalto che sotto ad un cielo scarlatto gli offrivano sigarette indolore, perché era proprio l’idea di ripetizione che lo aveva consumato.
Progettare restava una illusoria aspettativa di qualcosa che non esiste, qualcosa che veniva fabbricato dalle illusioni del mondo reale e che prendeva forma mano a mano che le sue illusioni crescevano.

A volte egli desiderava un luogo come il deserto ,perché in quel luogo non c’erano gli oggetti comperati dai suoi simili.
Oggetti che gli ricordavano tutti i loro fallimenti, le loro speranze e le loro morti.
 Soffriva evidentemente per la sofferenza dei buoni.
Ma chi sono veramente i buoni?
Quelli che il bene lo fanno a te?

E ancora…

Nel suo scarso prodotto da tempo non più doloroso c’era un pioppo gigantesco ,che periodicamente veniva tosato.
Numerosi uomini si mettevano  intorno all'albero, uno saliva e tagliava passando i rami più piccoli agli altri.

Montagne di libri, vecchi pupazzi di fidanzamento, lampade polverose e fotografie.